Identità Golose 2025: Il Valore dell'Heritage nell'Ospitalità

In occasione dell’edizione 2025 di Identità Golose, uno degli eventi più prestigiosi nel panorama dell’ospitalità d’eccellenza, si è aperto uno spazio di riflessione dedicato all’accoglienza consapevole, alla sostenibilità e al futuro delle destinazioni italiane. Tra i protagonisti dell’incontro, Antonello Buono, General Manager del Borgo dei Conti Resort, ha presentato la visione di ospitalità promossa dal brand The Hospitality Experience, in collaborazione con The Place of Wonders: un progetto radicato nella cultura del territorio e nella valorizzazione della sua eredità artigianale. Al centro del suo intervento, l’idea che l’esperienza autentica di un luogo passi anche attraverso il recupero delle arti manuali e dei saperi locali, che da secoli ne custodiscono l’identità. 

Con l’entusiasmo che lo contraddistingue, Antonello ha evidenziato come oggi il viaggiatore non sia più alla ricerca esclusiva di comfort e bellezza, ma di esperienze che lo mettano in contatto con la dimensione più intima ed autentica dei luoghi che visita. In quest’ottica, The Hospitaliy Experience promuove un approccio al turismo incentrato sulla valorizzazione del patrimonio culturale, dando spazio a storie, materiali e tecniche tramandate nel tempo. Emblematica, in tal senso, la ristrutturazione del Resort, realizzata coinvolgendo artigiani locali, custodi di mestieri antichi reinterpretati in chiave contemporanea. Una scelta volta a rendere il soggiorno e l’esperienza turistica più consapevole, radicata nel genius loci e portatrice di un impatto reale e positivo sulle comunità. 

 Il talk, intitolato Talento e Formazione: la spinta della motivazione e il valore dell’heritage, ha messo in luce la visione del brand The Hospitality Experience, il progetto di alta hotellerie della famiglia Babini, che comprende tre strutture impegnate nella salvaguardia del patrimonio materiale e immateriale italiano. Un progetto che intreccia ospitalità, cultura e formazione, con l’obiettivo di preservare mestieri in via d’estinzione e trasmetterli alle nuove generazioni. Un circolo virtuoso in cui l’innovazione nasce dalla memoria e il futuro si costruisce a partire dalle radici.